Di sera e di tempesta
Fugge la sfera gialla
spinta dal vento turpe
muta suo bel colore
in grigio di un tempo spento
pallidi i fiori e lividi
soffrono l’arsura torrida
e temono l’opaca estate
preludio di autunno atroce
Nubi asciutte e nere
privano le terre fertili
dell’acqua, divina linfa,
ristoro antico e perso
e l’aria d’inquieta sera
al culmine di una tempesta
si ferma nel sonno estremo
di voci e suoni muti
Cav. Ines. 28/08/2024
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