La gazza
Singulti di gazza che bucano il vento
e secchi sovrastano il murmure lieto,
il petto ovattato, la coda di pece,
le ali che appaiono dita guantate
Muovo i miei piedi senza avanzare
corro e rimango più fermo e più stanco,
odo il rimbombo del legno e del buio
scatola triste dal suolo inghiottita
Scalcio le assi rompendo le ossa
sento sgorgare il mio sangue dai pugni
senza che brilli una stella o una voce
Guardo la gazza senza vederla
che vola e che canta chiamando il suo amore
il cielo, la luce, le dita guantate
Cav. Ines. 17/06/2025