giovedì 15 maggio 2025

Era il suo fruscio

 












Ebe

Canova

 

 

Era il suo fruscio

 

Era il suo fruscio

lo scuotersi dell’aria al suo passaggio

la tenera fragranza della pelle

fugace e permanente

 

Restavo ad osservarne i movimenti

il gesto controllato ed essenziale,

restavo a respirarne la presenza

quell’energia invisibile e potente

 

Era il suo fruscio

le onde melodiose di una voce,

le note più sottili e penetranti

svelavano spartiti misteriosi

 

Restavo ad ascoltarne la sua eco

nell’aria ferma e pregna di sapore

il muto risuonare di parole

in una stanza sorda

 

Era il suo fruscio

distratti sguardi indocili e vivaci

il rapido mutare d’espressione

precise pennellate sulla tela

 

Restavo a rimirare la mia Ebe

e il senso inesplicabile di gioia,

sfuggivano i miei occhi al mio controllo

immersi nei dettagli del profilo

 

Era il suo fruscio

che ora come vento tumultuoso

mi scaglia contro rocce acuminate

e come lama affonda nella carne

 

Cav. Ines.  15/05/2025

 

lunedì 12 maggio 2025

Persistenza della Luna

 













Persistenza della Luna

 

Nell’ora solitaria della notte

col taciturno incedere nel cielo

persisti come sguardo di una madre

ti fermi come amica preoccupata

 

Avvolto dall’abbraccio del silenzio

elevo la mia fronte alla tua luce

e sento sulla pelle e dentro il sangue

le sue parole flebili e potenti

 

Conosci le sue labbra dai miei pianti

la sua bellezza hai visto nei miei occhi

dal mio sorriso hai appreso la sua gioia

 

Lo sguardo suo persiste nel mio cuore

e mentre avverto il freddo di un dirupo

non butto via l’amore mio prezioso

 

Cav. Ines.  12/05/2025


giovedì 8 maggio 2025

Ulivo


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ulivi (1889)
Vincent van Gogh
Olio su tela, 73 x 92 cm.
Museum of Modern Art, New York.

 

 

Ulivo

 

Il nodoso e contorto elevarsi

di quel tronco d’ulivo longevo

nel silenzio e nel freddo gravoso

di una notte di maggio dolente

 

Il percorso dei rami frondosi

che memoria conservano e pena

della furia del gelo e del vento

e del tempo implacabile e sordo

 

Il tuo pianto io sento nel buio

la fatica del mondo impazzito

e la piaga che sanguina e morde

 

La carezza ti arrivi al mattino

di una mano benevola e calda

di una brezza che soffia il tuo nome

 

Cav. Ines.  08/05/2025