giovedì 15 maggio 2025

Era il suo fruscio

 












Ebe

Canova

 

 

Era il suo fruscio

 

Era il suo fruscio

lo scuotersi dell’aria al suo passaggio

la tenera fragranza della pelle

fugace e permanente

 

Restavo ad osservarne i movimenti

il gesto controllato ed essenziale,

restavo a respirarne la presenza

quell’energia invisibile e potente

 

Era il suo fruscio

le onde melodiose di una voce,

le note più sottili e penetranti

svelavano spartiti misteriosi

 

Restavo ad ascoltarne la sua eco

nell’aria ferma e pregna di sapore

il muto risuonare di parole

in una stanza sorda

 

Era il suo fruscio

distratti sguardi indocili e vivaci

il rapido mutare d’espressione

precise pennellate sulla tela

 

Restavo a rimirare la mia Ebe

e il senso inesplicabile di gioia,

sfuggivano i miei occhi al mio controllo

immersi nei dettagli del profilo

 

Era il suo fruscio

che ora come vento tumultuoso

mi scaglia contro rocce acuminate

e come lama affonda nella carne

 

Cav. Ines.  15/05/2025

 

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