Arida Landa
Come oppresso dal peso gravoso
Dei dolori di mille persone,
Cui scaldi terrena esistenza,
Mentre soffro glaciale apousia
Percorro una via senza luce
Privato di forza e di speme.
Desio del soave sorriso
È l’unica, ultima linfa.
Dolcezza del miele sua voce
Amplesso di menti feconde,
Tormento il tempo tiranno
Angoscia i momenti rubati;
Ma strazio mortale sua assenza
A guisa di arida landa
Carezza di tenebre oscure
Quiete di tomba solinga.
S.C. 04/01/2023
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