Il sangue e l'Amore
Aspetto che salga la notte
e arrivi al suo zenit,
aspetto che falce d'argento
mi porti nel sogno
rapendo la mente.
Come l'odiato Odisseo
che indaga l'ignoto
scoprendo l'immenso,
io navigo i mari in tempesta
legato e bendato.
Cerco nel vuoto la voce,
cerco parole,
cerco una luce che avverto
nascosta e negletta.
Cerco i tuoi occhi e la bocca
e la lingua e l'Amore.
Sento una lama affilata
che squarcia la carne,
provo il dolore assoluto
che brucia ogni cosa,
fino a trovarti e abbracciarti
in fondo alla notte.
E tutto il dolore provato,
tutta l'angoscia, tutto quel male,
si scioglie negli occhi cerulei
che guardano i miei.
La splendida luce del Sole
mi abbaglia e mi scalda,
il canto di mille Sirene
carezza le orecchie,
l'odore di Viola e di rose
riempie i polmoni,
le labbra sigillano i corpi
fondendo i pensieri.
E intere cascate di lacrime
e i laghi di sangue,
pur valgono un attimo d'estasi
con Dea dell'Amore.
Cav. Ines. 14/02/2024
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