Sergej Prokofiev - Sonata per pianoforte n. 7 - Mov.1 Allegro inquieto.
L'inquieta tempesta agita le note trasciandole in un delirio febbrile fino a trovare un mondo più calmo e nostalgico in cui si fondono pace e dolore, disperazione e fiducia. Si alternano senza soluzione caos e armonia, violenza e bellezza. La tempesta è sempre in agguato pronta a colpire oppure tumulto di corpi che dissolve l'angoscia.
Grida di tempesta
Grida di tempesta che s’infrangono su scogli
venti di burrasca che sgomentano la notte,
mentre come un faro brilla in alto il tuo ritratto
apri le tue braccia come ali di un uccello.
Con te trovai la guerra che atterrisce e rende pazzi,
in te trovai la pace che ristora ogni ferita;
tu sei il mio desiderio e poi il naufragio e poi il timone
e il canto impercettibile di un volo di farfalla.
Tu sei dell’acqua pura per un’anima assetata
e sei tutta la fame di una carne inquieta ed ebbra;
in te m'inabissai aggrappandomi ai tuoi occhi
e sento le tue dita mentre rigano il mio viso.
Brillano nel buio i famelici tuoi denti:
è l’ora dell’assalto, il momento più prezioso,
i morsi e i graffi e i corpi che s’intrecciano e si tengono,
I'm giving you a night call To tell you how I feel I'm gonna drive you through the night Down the hills I'm gonna tell you something You don't want to hear I'm gonna show you where it's dumped But have no fear
There's something inside you It's hard to explain There's something inside you, boy And you're still the same
I'm giving you a night call To tell you how I feel I'm gonna drive you through the night Down the hills I'm gonna tell you something You don't want to hear I'm gonna show you where it's dumped But have no fear
There's something inside you And it's hard to explain They're talking about you, boy But you're still the same
Ooh Hey Ooh, ooh
Tell you Yeah, yeah, ooh, ooh Tell you how
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Ti chiamerò di notte (mod)
Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire Ti mostrerò dove è stato buttato, ma non temere
C’è qualcosa dentro di te È difficile da spiegare C’è qualcosa dentro di te, ragazzo E tu sei ancora lo stesso Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire Ti mostrerò dove è stato buttato, ma non temere
C’è qualcosa dentro di te È difficile da spiegare Parlano di te ragazzo Ma tu sei ancora lo stesso
Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo Cosa provo
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"Nightcall" di London Grammar sembra essere un'espressione emotiva di amore e desiderio. La cantante si sta rivolgendo a qualcuno di cui si preoccupa, offrendo una chiamata notturna per esprimere i suoi sentimenti. Vuole portare questa persona in un viaggio attraverso la notte, giù per le colline, per condividere qualcosa di inesprimibile ma di cui non dovrebbero avere paura.
Le linee ripetute di "C'è qualcosa dentro di te, è difficile spiegare" suggeriscono che la cantante sta riconoscendo la complessità di questa persona - le loro emozioni, esperienze passate o personalità - e come ciò abbia influenzato la loro relazione. La cantante sembra dire a questa persona che li capisce e li accetta per quello che sono.
Nel bridge, dice che "ti dirà come", il che potrebbe suggerire che vuole avere una conversazione sincera sulla loro relazione - cosa significano l'uno per l'altro e dove sta andando.
Il finale ripete il ritornello e sottolinea che la chiamata notturna è un modo per lei di condividere come si sente con questa persona. La melodia e l'interpretazione della canzone le conferiscono un tono malinconico e introspettivo, aggiungendo profondità emotiva al testo.