mercoledì 30 aprile 2025

Sento nel vento

 











 

Diana
Holme Cardwell

 

 

Sento nel vento

 

Sento nel vento il tuo spiro

mentre l’assiolo gorgheggia,

sento il tuo abbraccio nel buio

mentre la notte si ferma

 

Scorro sculture e dipinti

cerco il tuo viso gentile,

scorro sonate e quartetti

cerco il tuo armonico canto

 

Guardo negli astri che splendono

la luce infinita e magnifica

degli occhi tuoi immensi e vitali

 

Stringo i tuoi morbidi fianchi

e quando con l’alba ti schiudi

sfioro i tuoi petali e bacio

 

Cav. Ines.  30/04/2025

 



sabato 26 aprile 2025

Tremulo persiste

 











 

Ritratto di Giovanna Tornabuoni (1488)
Domenico Ghirlandaio
Tempera su tavola, 77×49 cm.
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid.

I preziosi ricami della veste raffinata, le perle ed il rubino che arricchiscono l'abito, rendono omaggio all'austera figura dal collo di cigno, il profilo elegante, la candida pelle, i riccioli d'oro che scendono lievi.

La scritta in latino
ARS VTINAM MORES ANIMVMQUE EFFINGERE POSSES PVLCHRIOR IN TERRIS NVLLA TABELLA FORET MCCCCLXXXVIII
è tratta da un epigramma del I secolo d.C. del poeta latino Marziale
e si traduce:
"Arte, se il cielo concedesse che tu fossi in grado di rappresentare il comportamento e l'animo, non ci sarebbe in terra tavola più bella. 1488"

ed è riferita alla protagonista del dipinto, morta di parto.

 

 

 

 

 

Tremulo persiste

 

Nella cupa notte che circonda

con i suoi silenzi i miei pensieri,

nella terra fredda e inaridita

che il mio corpo spento già reclama

 

tremulo persiste il tuo chiarore

oro e argento di capelli e pelle,

timido resiste il tuo calore

che mi avvolge delle tue parole

 

Alba è il tuo risveglio, gli occhi schiusi

onde sulla spiaggia il tuo buongiorno

miele delizioso il tuo sorriso

 

Vivi nei dettagli di ogni cosa

cantano le stelle il tuo splendore

colma il vuoto mio con la tua grazia!

 

Cav. Ines.  16/04/2025

 

venerdì 18 aprile 2025

Ombra taciturna

 










 

 

Venere (Canova)

 

 

 

Ombra taciturna

 

Quell’ombra taciturna di un cipresso

disegna il suo profilo sulle spighe,

gli ardenti fasci sfiorano la pelle

fuggendo dal sospiro dell’inverno

 

Di Primavera cerco gli occhi e il cielo

le sillabe del nome come un bacio

mi muovono le labbra per volare

col vento e per raggiungerti ad Elèusi

 

La voce affido a Dèmetra e Persèfone:

i canti degli uccelli, il blu del mare

i variopinti fiori e argentea luna

 

la brezza e i caldi raggi del mattino

il primo e l’ultimo pensiero della veglia

sian tutti messaggeri del mio Amore

 

Cav. Ines.  18/04/2025