Venere (Canova)
Ombra taciturna
Quell’ombra taciturna di un cipresso
disegna il suo profilo sulle spighe,
gli ardenti fasci sfiorano la pelle
fuggendo dal sospiro dell’inverno
Di Primavera cerco gli occhi e il cielo
le sillabe del nome come un bacio
mi muovono le labbra per volare
col vento e per raggiungerti ad Elèusi
La voce affido a Dèmetra e Persèfone:
i canti degli uccelli, il blu del mare
i variopinti fiori e argentea luna
la brezza e i caldi raggi del mattino
il primo e l’ultimo pensiero della veglia
sian tutti messaggeri del mio Amore
Cav. Ines. 18/04/2025
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