FINE D’ESTATE
Luce di un giorno di fine d’estate,
luce molesta di finta allegria,
luce che simula vita normale,
luce che illumina false illusioni.
Stanza mi accoglie, finestra oscurata,
lampada spenta, dolcezza del buio.
Soffoco voci di un giorno banale
nel mesto silenzio, modesto conforto.
Freddo interiore, tremore di membra;
stendo le braccia, allungo le mani.
Afferro le tue, calde, setose;
Ti abbraccio e ti sento parte di me.
Ti sfioro la bocca con la mia bocca,
carezzo tue labbra con le mie labbra;
seguo la curva del tuo sorriso,
strada divina, senza fermarmi.
Socchiudi la bocca cercando la mia,
lacrima scende mostrando la via;
sento il sapore del tuo sorriso,
sento il tepore che emani dal cuore.
Mi sveglio nel buio.
Risento quel freddo.
Dalla finestra luccica stella.
Non trovo tue mani, non trovo tua bocca.
Dolore mi nutre, veleno disseta.
Aspetto l’angoscia di nuova giornata.
Mi resta sperare di nuovo nel sogno,
fugace rifugio da amaro tormento.
S.C. 04/09/2022
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