mercoledì 29 marzo 2023

Linfa

 












LINFA

 

Al pari di un sole che illumina e scalda

muovendo elegante tra astri e pianeti,

così tu procedi, leggiadra e aggraziata,

appena sfiorata da sguardi stupiti.

 

Dipinto da un dio ubriaco di gioia

il viso tuo fulgido abbaglia la vista;

il cuore gentile di Donna guerriera

sconfigge i malvagi e conquista gli onesti.

 

L’aura che emani nobilita il mondo,

gli occhi raggianti rischiarano il cosmo,

ma solo chi accede alla tua mente

conosce l’immenso tesoro che sei.

 

Lento percorro le gambe sottili,

con dita affamate di candida pelle,

e i fianchi sinuosi e i fertili seni,

e il ventre fecondo che invita all’amplesso.

 

Esploro ogni spazio del corpo fatale,

sento la tremula carne che vibra;

ti afferro e poi entro colmando il tuo vuoto:

gemendo ti illumini di splendida luce.

 

Infine, emettendo un canto sublime,

mi doni il tuo spirito, tutto e per sempre,

avendo già preso nelle tue mani

della mia vita anima e linfa.

 

S.C. 29/03/2023

 

 

martedì 28 marzo 2023

Astro

 












Astro


Tenebra e strazio procura la notte,

scorrono lente le ore notturne,

freddo profondo senza conforto,

fame di secoli senza ristoro.


Bramo cadere in sonno profondo,

perdermi in nebbie che offuscano il senno,

il cuore ingannare per qualche minuto;

di Àtropo il taglio invoco, sfinito.


E quando il dolore è giunto all'estremo

ecco spuntare dei raggi di vita: 

ti levi, splendente, Astro divino,


sorgi dal sogno, carezzi le piaghe,

disperdi l'angoscia, ridoni speranza; 

l'intera mia vita hai preso per sempre.


S.C. - 28/03/2023

domenica 26 marzo 2023

When most I wink, then do mine eyes best see - (William Shakespeare)

 












When Most I Wink, Then Do Mine Eyes Best See


When most I wink, then do mine eyes best see,
For all the day they view things unrespected;
But when I sleep, in dreams they look on thee,
And darkly bright are bright in dark directed.

Then thou, whose shadow shadows doth make bright,
How would thy shadow's form form happy show
To the clear day with thy much clearer light,
When to unseeing eyes thy shade shines so!

How would, I say, mine eyes be blessed made
By looking on thee in the living day,
When in dead night thy fair imperfect shade

Through heavy sleep on sightless eyes doth stay!
All days are nights to see till I see thee,
And nights bright days when dreams do show thee me.

William Shakespeare

 



Sonetto 43  (traduzione)

Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono,
perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota;
ma quando dormo, essi nei sogni vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nell’oscuro.

Allora tu, la cui ombra le ombre illumina,
quale spettacolo felice formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua assai più chiara luce,
quando ad occhi senza vista la tua ombra così splende!

Quanto, dico, benedetti sarebbero i miei occhi,
guardando a te nel giorno vivente,
quando nella morta notte la tua bella ombra imperfetta,

attraverso il greve sonno, su ciechi occhi posa!
Tutti i giorni sono notti a vedersi, finché non vedo te,
e le notti giorni luminosi, quando i sogni si mostrano a me.

William Shakespeare

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Sonetto 43  (traduzione libera e personale) 

Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio essi vedono,
perché per tutto il giorno guardano cose non degne di nota;
ma quando dormo, essi nei sogni vedono Te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente guidati nell'oscurità.

Allora, nel sogno, appari Tu, la cui ombra le ombre illumina;
quale spettacolo felice formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua assai più chiara luce,
quando ad occhi senza vista la tua sola ombra così splende!

Quanto, dico, benedetti sarebbero i miei occhi,
guardando a Te nel vivido giorno,
quando nella morta notte la tua bella ombra indefinita,

attraverso il greve sonno, su ciechi occhi posa e ridona la gioia di scorgere la Bellezza!
Tutti i giorni sono notti a vedersi, finché non vedo Te,
e le notti giorni luminosi, quando Tu, nel sogno, ti mostri a me. 


venerdì 24 marzo 2023

Il deserto

 



















Il deserto


Sento il deserto. 

Sento bruciare la pelle del corpo.

Non una parte esente dal fuoco.


Sento il deserto.

Sento che il sole, furioso e veemente, 

acceca la vista per togliere il bello.


Sento il deserto.

Sento il silenzio che assorbe i rumori,

annienta ogni suono, consuma armonia.


Sento il deserto.

Sento la morte di ogni creatura,

spenta è ogni singola specie vivente.


Sento il deserto.

Sento nell'aria assenza di aromi,

ogni fragranza è perduta per sempre.


Dov'è quel profumo? 



S.C. 24/03/2023

martedì 21 marzo 2023

lunedì 20 marzo 2023

Un giorno

 












Un giorno


Consumato è ormai il giorno: 

dileguano raggi di luce 

e scendono ombre dal cielo. 

Triste rintocco giunge dal petto,

cuore di carne.

Tenebre e buio governano il tempo,

e tutto lo spazio è occupato dal freddo.


Cav. Ines. 19/03/2023

sabato 18 marzo 2023

"Il bacio" - Yves Pires

 









"Il bacio" opera di Yves Pires, è custodita presso l’Art Club Gallery di Rue de Rivoli a Parigi, e suggerisce un’idea autentica e duratura di un’emozione che non tramuta al di là del tempo e dello spazio. Il tema principale che ricorre è la forza d’impeto che unisce le due creature in un gesto premuroso ed accogliente. L’uomo eleva la donna come una figura evangelica e sublime, in un gesto d’amore unico e irripetibile. La donna, estremamente esaltata nella sua femminilità, si lascia avvolgere dalle braccia dell’uomo. Le forme e i lineamenti del corpo sono perfettamente delineati, i capelli sistemati seguono il loro naturale andamento, l’espressione del volto suscita un’unione pacifica e serena. Gli occhi chiusi, le labbra dischiuse nell’intento di incrociarsi e il capo leggermente chinato il cui fine è il simbiotico incontro delle due anime. Dettaglio non trascurabile è rappresentato dalle dita delle mani di entrambi, sempre e continuamente a cercarsi con lo scopo di incrociarsi. Il bacio di Yves Pires racchiude un connubio perfetto di passione e sensualità. Le due figure, completamente trasportate dal sentimento reciproco, vivono il momento nella sua interezza.

(Arte a prova di Bacio) 


Il mio violino

 











Il mio violino


Cattura lo sguardo col corpo sinuoso,

stupisce e sorprende la lieve eleganza, 

alletta con curve sì morbide e calde

che sembrano intarsi scavati nel legno. 

Inebria l'udito con suono divino, 

rapisce il pensiero col canto sublime.

Ma solo l'archetto che lei predilige

riesce a strapparle le note più audaci,

danzando veloce su corde di fuoco, 

fondendosi in musica che allieta gli dei.


S.C.  17/03/2023

domenica 12 marzo 2023

“Ho un desiderio di te stasera” (Gabriele D’Annunzio).

 












“Ho un desiderio di te stasera”


Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre.

Ma stasera il desiderio è di qualità nuova.

È come un tremito infinitamente lungo e tenue.

Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole,

tremano tutte le ali dell’anima,

tremano tutte le fibre dei nervi,

tremano tutti i fiori della primavera

e anche le nuvole del cielo

e anche le stelle della notte

e anche la piccola luna trema.

Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda.

Ho la bocca piena delle tue spalle,

che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.

Godo e soffro.

Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.

Non mi hai lasciato tanta musica partendo.

Stanotte tienimi sul tuo cuore,

avvolgimi nel tuo sogno,

incantami col tuo fiato,

sii sola con me solo.

Oh melodia melodia…

Tremano tutte le gocciole del mare.


- Gabriele D’Annunzio.

sabato 11 marzo 2023

"Lasciami libere le mani" - Pablo Neruda.

 












Lasciami libere le mani 


Lasciami sciolte le mani

e il cuore, lasciami libero!

Lascia che le mie dita scorrano

per le strade del tuo corpo.

La passione – sangue, fuoco, baci –

m’accende con vampate tremule.

Ahi, tu non sai cosa significa questo!


È la tempesta dei miei sensi

che piega la selva sensibile dei miei nervi.

È la carne che grida con le sue lingue ardenti!

È l’incendio!

E tu sei qui, donna, come un legno intatto

ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere

verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!


Lasciami libere le mani

e il cuore, lasciami libero!

Io desidero solo Te, io desidero solo Te!

È amore, è desiderio che divampa ed esplode,

è precipitare di furie,

avvicinarsi dell’impossibile,

ma ci sei tu,

ci sei tu per darmi tutto,

e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –

come io son venuto per contenerti,

e desiderarti,

e riceverti!


- Pablo Neruda.


(traduzione libera e personale di Cav. Ines.)


P.S.
Ti amo, ti amo, ti amo! 
Ti amo da morire, ti amo follemente!
La mia vita è nelle tue mani!