Talamo
Vagavo su strada tessuta di veli
con piede malfermo e piena incoscienza
quando mi apparve d'oro un gradino
verso una porta socchiusa su un cielo;
senza aspettare un moto di mente
tutto il mio essere spinse la porta
accolto dal verde velluto di un prato
baciato dai raggi di un sole discreto
guardato dall'ìndaco intenso degli occhi
di una creatura di altro universo,
strada divenne i capelli dorati
guidandomi in tempio scavato nel marmo,
dalle pareti smeraldi e rubini
brillavano intensi come le stelle,
dalla fontana la limpida acqua
placava l'arsura di tutta la vita,
ed eccoti, alfine, sul talamo ligneo
scolpito in un albero più antico del mondo:
allarghi le braccia, sorridi felice,
abbracci il mortale per dargli l'eterno.
S.C. 15/05/2023
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