Come la grandine su lastre di vetro
Odo un rumore salire la notte
da un sottosuolo che accoglie i ricordi
come se un vento ghiacciato di bora
stesse scagliando le pene del mondo.
Sento percuotere la pelle ignorata
come la grandine su lastre di vetro,
fragile muro a difesa di un cuore
pieno di crepe e sporco di amore.
Aspetto nessuno alla mia porta
ogni rintocco proviene da un sogno
ma quel frastuono interrompe l’inganno.
Tutto è scomparso o mai è esistito;
occhi invisibili brillano intorno,
danzano e brindano: ha vinto il malvagio.
Cav. Ines. 30/07/2023
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