Il Pasto (Naked Lunch)
Fulgente di luce riflessa
ornata di verde e di azzurro
fluttua nel vuoto la Terra
che vive in funzione del Sole.
Orbita intorno alla Stella
traendone forza e vigore;
dispersa sarebbe in sua assenza
spogliata di vita e colori.
Privato di splendido Astro
vago senza una meta,
perduta la forza traente
galleggio in preda al disordine.
Ti invoco, Signore del Caos,
concedi una tregua al dolore,
ti offro il sangue e la carne
inutili orpelli senz’anima.
Mùtila le mani e le dita
con cui le scrissi l’Amore:
non ho più motivo di usarle.
Cava dall’orbite gli occhi
cui fu negato il vederla:
null’altro più voglio mirare.
Rendimi sordo per sempre
se musica che anelo ascoltare
è angelica voce smarrita.
Strappami il cuore dal petto
se Dea per cui palpitava
non posso nemmeno pregare.
Riduci in poltiglia il cervello,
memoria di giorni passati,
sentina di strazio ed angoscia.
Raccogli le membra rimaste
Gettale in fossa profonda
Buon pasto per vermi voraci.
S.C. 11/11/2022
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