Spillo
Nella tremenda notte
della tua assenza
sento i lontani passi
mentre procedono
Calzi le scarpe nere
coi tacchi a spillo
quelle su cui cammini
come modella
Chino le sfilo e vedo
i tuoi piedi nudi
pallidi e fini
come scultura greca
Su quei talloni fragili
e su quelle dita
sulle caviglie esili
ed eleganti
il tuo bel corpo
avanza come una dea
La tua graziosa ombra
annuncia agli occhi
donna la cui eleganza
è un dolce incanto
Labbra protendo
al bacio per quietar fame
e, nell’attesa, il cuore
cammina lento:
palpiti che altro non sono
che i tuoi stessi passi
Cav. Ines. 31/10/2024
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