mercoledì 25 settembre 2024

Lume d’incanto

 










Lume d’incanto

 

Scorgo a fatica il tramonto:

l’incedere lento e spietato

di un astro che cala

dietro il sipario incurante

di nuvole e monti.

 

Il rosso e l’arancio

il giallo e poi il viola

sono colori perduti

dalla mia vista,

solo un ricordo.

 

Scala di grigi che domina

ogni orizzonte

rende ogni cosa monotona

triste ed esangue:

priva di vita.

 

Fuggo i rumori del mondo

l’inutile chiasso,

parole e pensieri fallaci

intenti spregevoli,

eppure vincenti.

 

Cerco l’antica armonia

i suoni a me cari:

le note barocche e i quartetti,

sonate e concerti…

… non riesco a sentirli.

 

Solo nel piccolo spazio

di un tempo assai breve

il Sole splendente ammirai

e gli accordi soavi

di una mente sublime.

 

Ogni frammento di carne

delle mie membra,

ogni pensiero gioioso

della mia mente

a quello spazio appartengono.

 

Tutto mi è amaro ed estraneo

fonte d’angoscia,

solo a quel lume d’incanto

a quel viso di dea

io resto fedele.

 

 

Cav. Ines.  25/09/2024

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