Mostri
Percorro una strada senza colori
priva di fiori, grigia e spettrale;
dove una volta vedevo una rosa
ora c'è solo filo spinato.
Entro nel bosco, ho voglia di buio;
da tenebre spuntano orribili mostri:
fameliche fauci, artigli appuntiti,
corpi deformi, grida bestiali.
Cacciati dal mondo, negletti e temuti,
di morte e infezioni sono accusati,
a loro è negata la luce del sole.
Fuggo correndo senza voltarmi,
sento l'odore di putrida carne
sempre più forte, il cuore mi scoppia.
Un largo canneto mi sbarra la strada,
mi specchio nell'acqua del lago che guardo:
nessuno mi insegue, i mostri son io.
S.C. 23/04/2023
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