Vorrei
Picchia la pioggia sulla finestra
cupo rimbombo di vetro che sbatte
suoni che scacciano dalla memoria
accordi e armonie di giorni più belli.
Lividi e tagli profondi e sanguigni
lascia sul corpo l'amara giornata,
spietata tortura maligna e crudele
come l'atroce supplizio di Tantalo.
Battito lieve di un cuore ormai stanco
segue cadenza della tempesta,
lugubri echi non tollerabili
rendono orrenda la solitudine.
Resti un miraggio in riarso deserto
luce splendente che illumina il mondo
limpida acqua che nutre la vita
voce scomparsa che vorrei riascoltare.
S.C. 21/04/2023
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