giovedì 20 giugno 2024

Animali notturni

 









Animali notturni

 

È un viaggio la notte

un terribile spazio

percorso da tristi viandanti

in cerca di un sogno

 

Chiusi dal tenero abbraccio

di palpebre alacri

muovono gli occhi frementi

senza una tregua

 

Solo i notturni animali

posseggono il buio

e sentono il freddo respiro

portato dal vento

 

E quando compare la luce

tremenda del sole

ritorna l'agonica attesa

di un tramonto mendace

 

 

Cav. Ines.  20/06/2024

 

 

 


venerdì 14 giugno 2024

"Quando forti e diritte le nostre anime" - Sonetto 22 E.B. Browning

 

"Passacaglia" - Suite per Clavicembalo n. 7 HWV 432
Georg Friedrich Händel
Fernando Cordella (clavicembalo)





Sonnet 22

When our two souls stand up erect and strong

 

When our two souls stand up erect and strong,

Face to face, silent, drawing nigh and nigher,

Until the lengthening wings break into fire

At either curvéd point, — what bitter wrong

 

Can the earth do to us, that we should not long

Be here contented ? Think. In mounting higher,

The angels would press on us, and aspire

To drop some golden orb of perfect song

 

Into our deep, dear silence. Let us stay

Rather on earth, Belovèd, — where the unfit

Contrarious moods of men recoil away

 

And isolate pure spirits, and permit

A place to stand and love in for a day,

With darkness and the death-hour rounding it.

 

Elizabeth Barrett Browning

 

 

 

 

 

Quando forti e diritte le nostre anime

si stringono in silenzio sempre più vicine,

finché le punte ricurve delle loro ali

aperte prendono fuoco, quale amaro

 

torto può farci la terra per impedirci

d’essere a lungo felici? Pensa! Mentre

saliamo in alto, gli angeli, incalzandoci,

sfere d’oro di canto perfetto vorrebbero

 

far cadere nel nostro profondo e caro

silenzio. Ma, amore, restiamo sulla terra

dove l’avverso, indegno umore degli umani

 

fugge gli spiriti puri, li isola e consente

un luogo dove stare, amare per un giorno,

con l’ombra e l’ora della morte intorno.

 

 

lunedì 10 giugno 2024

Grida di tempesta


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Sergej Prokofiev - Sonata per pianoforte n. 7 - Mov.1 Allegro inquieto.

L'inquieta tempesta agita le note trasciandole in un delirio febbrile fino a trovare un mondo più calmo e nostalgico in cui si fondono pace e dolore, disperazione e fiducia.
Si alternano senza soluzione caos e armonia, violenza e bellezza.
La tempesta è sempre in agguato pronta a colpire oppure tumulto di corpi che dissolve l'angoscia.

 

 

Grida di tempesta

 

Grida di tempesta che s’infrangono su scogli

venti di burrasca che sgomentano la notte, 

mentre come un faro brilla in alto il tuo ritratto

apri le tue braccia come ali di un uccello.

 

Con te trovai la guerra che atterrisce e rende pazzi,

in te trovai la pace che ristora ogni ferita;

tu sei il mio desiderio e poi il naufragio e poi il timone

e il canto impercettibile di un volo di farfalla.

 

Tu sei dell’acqua pura per un’anima assetata

e sei tutta la fame di una carne inquieta ed ebbra;

in te m'inabissai aggrappandomi ai tuoi occhi

e sento le tue dita mentre rigano il mio viso.

 

Brillano nel buio i famelici tuoi denti:

è l’ora dell’assalto, il momento più prezioso,

i morsi e i graffi e i corpi che s’intrecciano e si tengono,

la tenera veemenza di quel bacio mai finito.

 

Cav. Ines.  10/06/2024

 

 

 

domenica 2 giugno 2024

"Nightcall" - London Grammar

 





"Nightcall" - London Grammar


I'm giving you a night call
To tell you how I feel
I'm gonna drive you through the night
Down the hills
I'm gonna tell you something
You don't want to hear
I'm gonna show you where it's dumped
But have no fear

There's something inside you
It's hard to explain
There's something inside you, boy
And you're still the same

I'm giving you a night call
To tell you how I feel
I'm gonna drive you through the night
Down the hills
I'm gonna tell you something
You don't want to hear
I'm gonna show you where it's dumped
But have no fear

There's something inside you
And it's hard to explain
They're talking about you, boy
But you're still the same

Ooh
Hey
Ooh, ooh

Tell you
Yeah, yeah, ooh, ooh
Tell you how



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Ti chiamerò di notte (mod)


Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo
Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline
Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire
Ti mostrerò dove è stato buttato, ma non temere

C’è qualcosa dentro di te
È difficile da spiegare
C’è qualcosa dentro di te, ragazzo
E tu sei ancora lo stesso
Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo
Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline
Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire
Ti mostrerò dove è stato buttato, ma non temere

C’è qualcosa dentro di te
È difficile da spiegare
Parlano di te ragazzo
Ma tu sei ancora lo stesso

Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo
Ti condurrò attraverso la notte, giù per le colline
Ti racconterò qualcosa per fartelo sentire
Ti chiamerò di notte per raccontarti cosa provo
Cosa provo


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"Nightcall" di London Grammar sembra essere un'espressione emotiva di amore e desiderio. La cantante si sta rivolgendo a qualcuno di cui si preoccupa, offrendo una chiamata notturna per esprimere i suoi sentimenti. Vuole portare questa persona in un viaggio attraverso la notte, giù per le colline, per condividere qualcosa di inesprimibile ma di cui non dovrebbero avere paura.

Le linee ripetute di "C'è qualcosa dentro di te, è difficile spiegare" suggeriscono che la cantante sta riconoscendo la complessità di questa persona - le loro emozioni, esperienze passate o personalità - e come ciò abbia influenzato la loro relazione. La cantante sembra dire a questa persona che li capisce e li accetta per quello che sono.

Nel bridge, dice che "ti dirà come", il che potrebbe suggerire che vuole avere una conversazione sincera sulla loro relazione - cosa significano l'uno per l'altro e dove sta andando.

Il finale ripete il ritornello e sottolinea che la chiamata notturna è un modo per lei di condividere come si sente con questa persona. La melodia e l'interpretazione della canzone le conferiscono un tono malinconico e introspettivo, aggiungendo profondità emotiva al testo.






mercoledì 29 maggio 2024

"Fly Me To The Moon"

 

 

 


 

 

Fly Me To The Moon (Frank Sinatra)

Fly me to the moon
Let me play among the stars
Let me see what spring is like on
A-Jupiter and Mars
In other words, hold my hand
In other words, baby, kiss me

Fill my heart with song and let me sing
For ever more
You are all I long for
All I worship and adore
In other words, please be true
In other words, I love you

Fill my heart with song
Let me sing for ever more
You are all I long for,
All I worship and adore
In other words, please be true
In other words, in other words
In other words
I love you.


Fammi Volare Fino Alla Luna

Fammi volare fino alla luna
Fammi giocare tra le stelle
Fammi vedere che effetto fa saltare
Su Giove e Marte
In altre parole, prendimi la mano
In altre parole, piccola, baciami

Riempi il mio cuore di canzoni fammi cantare
All’infinito,
Tu sei tutto quello a cui bramo
Tutto quello che per me vale e adoro
In altre parole, ti prego di essere sincera
In altre parole, ti amo

Riempi il mio cuore di canzoni
Fammi cantare all’infinito
Tu sei tutto quello a cui bramo
Tutto quello che per me vale e adoro
In altre parole, ti prego di essere sincera
In altre parole, in altre parole
In altre parole
Ti amo. 



giovedì 2 maggio 2024

"Les ténèbres" - Charles Baudelaire

 












Les ténèbres


Dans les caveaux d’insondable tristesse

Où le Destin m’a déjà relégué ;

Où jamais n’entre un rayon rose et gai ;

Où, seul avec la Nuit, maussade hôtesse,


Je suis comme un peintre qu’un Dieu moqueur

Condamne à peindre, hélas ! sur les ténèbres ;

Où, cuisinier aux appétits funèbres,

Je fais bouillir et je mange mon coeur,


Par instants brille, et s’allonge, et s’étale

Un spectre fait de grâce et de splendeur.

A sa rêveuse allure orientale,


Quand il atteint sa totale grandeur,

Je reconnais ma belle visiteuse :

C’est Elle ! noire et pourtant lumineuse.


Charles Baudelaire





Le Tenebre 


Nelle cave d'insondabile tristezza

dove il Destino già m'ha relegato,

dove mai entra raggio roseo e gaio,

dove solo con quell'ospite rude ch'è la Notte,


sto come un pittore condannato

da un beffardo Dio a dipingere sulle tenebre,

dove, cuoco di funebri appetiti,

faccio bollire e mangio questo cuore,


a tratti brilla, s'allunga e si distende

uno spettro fatto di grazia e di splendore.

Ma quando assume la sua massima estensione,


con quell'orientale sognante andatura,

allora si che riconosco chi mi viene incontro:

è Lei, la mia bella! Nera ma sempre luminosa!


Charles Baudelaire



mercoledì 1 maggio 2024

"A Poison Tree" - William Blake

 












A Poison Tree


I was angry with my friend

I told my wrath, my wrath did end;

I was angry with my foe

I told it not, my wrath did grow.

And I watere’d it in fears

Night and morning with my tears;

And I sunned it with smiles

And with soft deceitful wiles.

And it grew both day and night,

Till it bore an apple bright;

And my foe beheld it shine,

And he knew that it was mine,

And into my garden stole

When the night had veil’d the pole:

In the morning glad I see

My foe outstretch’d beneath the tree.


William Blake




Un albero avvelenato


Ero adirato col mio amico,

dissi la mia ira, la mia ira finì;

ero adirato col mio nemico,

non la dissi, la mia ira crebbe.

E l’ho bagnata di timori,

notte e giorno con le mie lacrime,

e le ho dato il sole di sorrisi

e dolci ingannevoli astuzie.

Ed è cresciuta sia di giorno che di notte,

finché ha portato una mela luminosa;

ed il mio nemico la vide risplendere,

e seppe che era mia.

E penetrò nel mio giardino

quando la notte aveva velato il cielo;

nella mattina lieto vedo

il mio nemico steso morto sotto l’albero.


William Blake



lunedì 1 aprile 2024

Nella fuggente notte

 












Nella fuggente notte 


Nella fuggente notte smania la luna

resta nel cielo immota e un segno attende,

convoca il vento gelido e le inquiete menti

guarda dall’alto gli alberi e le foglie scosse.

 

Odo il respiro lento di aliene tenebre

mentre un corteo di nubi avanza tronfio,

sulla terrazza palpita metà di un cuore

che da una purpurea viola trasse il suo ritmo.

 

 Sfioro i capelli d’oro e la fronte argentea

scendo le guance tenere e il caparbio mento

stringo le mani morbide e innamorate,

 

sciolgo le labbra timide in un bacio ardente

entro nella tua carne con il mio amore

penetri con la tua anima ogni mia cellula.

 

 

Cav. Ines.  01/04/2024