Nell’ora notturna e silente
Nell’ora notturna e silente
vuotata di umani artifizi
più acuta s’avverte la fiamma
del rogo che stringe le membra
L’odore di carne bruciata
aggiunge l’orrore al supplizio
le lingue di lama e d’incendio
devastano il corpo impotente
Dai ceppi di un sadico fato
con l’ultimo sforzo si scioglie
cercando sollievo nel freddo
d’inverno più gelido e crudo
Nudo in ginocchio s’accascia
volgendo una supplica al cielo:
pietosa si sporga la luna
offrendo il suo rapido colpo
Cav. Ines. 09/12/2024
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